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lunedì 6 novembre 2017

Quesiti posti al comune - parte seconda

Il contenuto del presente documento è stato approvato all’unanimità dall’Assemblea Popolare convocata dal Comitato l’1/10/17
FOGLIO II
Nell’ambito della proposta – richiesta n. 1  del Comitato, già presentata all’attenzione della Prefettura, nel corso dell’incontro di giov 21 settembre, concernente l’istituzione di un tavolo permanente di confronto con le autorità comunali, nel reiterare la proposta e . nello spirito della stessa, il Comitato Permanente Vallata  Gallico presenta alcuni quesiti, da presentare mediante la Prefettura, alle autorità comunali, alle quali si richiede una succinta risposta scritta. Si richiede altresì che tale risposta sua redatta in termini semplici e chiari, come chiare e semplici sono i quesiti, senza ricorrere a fumisterie espresse in incomprensibile “tecnichese” oltre tutto tradotto in “politichese”. Si tratta di domande che salgono dai Cittadini ed è dovere dell’Amministrazione e diritto  popolare ottenere risposte. Seguiranno, per le prossime convocazioni, altre domande, ad avviso del Comitato, indispensabili per una fattiva collaborazione allo scopo di individuare soluzioni del problema.
1 -  Nel corso della sua breve visita a Villa San Giuseppe del 10 agosto u.s. il Sindaco affermò, tra l’altro, che ci si doveva preparare a fronteggiare una crisi idrica che sarebbe durata 60 giorni, I sessanta giorni sono scaduti il 10 ottobre e, seppure lenita ma ugualmente grave, relativamente al periodo, la crisi  continua ancora in data odierna. Si chiede di sapere quali siano stati i piani a breve e medio termine  (magari tutt’ora in fieri) pensati dall’Amministrazione Comunale che hanno determinato questa previsione del Sindaco, peraltro rivelatasi fallace.
2 – Altra importante affermazione del Sindaco, nella stessa occasione, fu quella secondo cui ogni problema idrico, per la Città, sarebbe stato risolto con l’entrata in funzione della diga del Menta. Disillusi da oltre mezzo secolo di panzane i Cittadini chiedono di sapere quando, esattamente, i lavori saranno terminati e l’acqua della diga sarà finalmente immessa nella rete idrica comunale. Poiché la cosa non è di esclusiva pertinenza comunale, il Comitato chiede, in base alla proposta n.2,  datata 19 settembre e presentata alla Prefettura in data 21 settembre, di convocare in un prossimo incontro a breve, tutti gli attori protagonisti, siano essi comunali, regionali o privati, per conoscere in termini esatti e, naturalmente per iscritto, i particolari sull’andamento dei lavori e gli impegni per il loro termine e, soprattutto, per la immissione dell’acqua nella rete idrica comunale.
3 – Sempre attinente alla questione di cui al punto 2, e rivolti a tutti gli  attori protagonisti chiede di sapere  se risponda al vero la voce secondo la quale la diga del Menta sarebbe recentemente svuotata in tutto od in parte e, se si, per quali motivi; e, ancora,
4 – Quali sono i punti di rilievo tecnico a seguito dei quali si afferma che  la crisi idrica della Città sarebbe definitivamente superata con l’immissione dell’acqua della diga del Menta nella rete idrica comunale?
5 – Altre affermazioni sia del Sindaco, nella già citata occasione, sia di vari esponenti dell’Amministrazione Comunale è quella che fa ricadere sulla vetustà della rete idrica cittadina la principale motivazione della endemica crisi idrica; si parla, da parte di diverse fonti, di uno spreco che arriva addirittura al 60 – 80%  di acqua persa  dalle tubature colabrodo. Risulta a questo Comitato che un “Piano di ingegnerizzazione della rete idrica comunale” per il Comune di Reggio Calabria sia stato approvato, con delibera commissariale, fin dal 27 maggio 2014; il piano sarebbe stato sottoscritto in sede regionale il il 27 giugno dello stesso anno. Il 12 ottobre 2015 , a cura della Stazione Unica Appaltante, sarebbero stati aggiudicati definitivamente i lavori ad un “raggruppamento temporaneo” di imprese con una dotazione iniziale di oltre 13 milioni di euro .tratti dai fondi POR. Tali lavori avrebbero dovuto comprendere le riparazioni delle perdite di rete, i  finanziamenti mirati di riparazioni e sostituzioni di condotte, le attività specificamente ingegneristiche (modellazione e calibrazione delle reti ecc.) e, infine, il censimento – accertamento delle utenze. Sarebbero stati specificati, nel relativo documento, i diversi capitoli di spesa attinenti ai lavori da svolgere, che sarebbero dovuti terminare nel dicembre 2017.  Si chiede di sapere se dette risultanze rispondano al vero e, in caso affermativo: quali dei lavori indicati e previsti siano stati effettuati. In caso ulteriormente negativo si chiede di sapere i motivi del mancato avvio dei lavori, quale destinazione abbiano preso le somme stanziate, quando, esattamente, tali lavori avranno avvio e soprattutto i tempi certi della loro conclusione.

Reggio Calabria, 31 ottobre 2017            COMITATO PERMANENTE VALLATA GALLICO

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